05
Febbraio
2024
|
13:35
Europe/Amsterdam

Scoprite la vita della cliff diver professionista Iris Schmidbauer

Tempo di lettura: 4 minuti

Costruire comunità stimolanti per motivare sempre più persone a condurre una vita più sana e felice.

Di recente abbiamo incontrato la cliff diver professionista tedesca e atleta Red Bull Iris Schmidbauer, che continua a spingersi oltre i propri limiti per conquistare il prossimo campionato mondiale. Le abbiamo chiesto come è riuscita a raggiungere i suoi traguardi, quali sono i suoi obiettivi per il futuro e quali sono le sfide più importanti che ha superato finora. Questa donna audace incarna l'emancipazione femminile e motiva ogni giorno le persone a superare le loro paure. Leggete l'intervista di seguito per saperne di più.

Come si è avvicinata al cliff diving?

È una lunga storia! Facevo immersioni circa una volta alla settimana. Ho imparato con i video di YouTube e ho preso qualche lezione presso un circolo subacqueo, ma solo a livello amatoriale.

A 19 anni, quando stavo per terminare la scuola superiore, ho visto i campionati del mondo. Allora gareggiavano solo cinque ragazze. Mi ha stupita vederle tuffarsi da una piattaforma a 20 metri di altezza. Mi sono innamorata di questo sport e ho deciso di prendere lezioni ma non avrei mai pensato di poter gareggiare un giorno.

Quale dei suoi successi la inorgoglisce di più?

Probabilmente essere diventata campionessa europea, ma sono anche molto fiera di aver imparato nuovi tuffi quest'anno, come il triplo salto mortale indietro con doppio avvitamento, il più difficile tra quelli che faccio. Quando ho iniziato, fare questi tuffi per me era un sogno che ora è diventato realtà.

Quali sono i suoi obiettivi per il prossimo anno?

Ne ho un paio. Voglio dedicarmi ai tuffi da 10 metri e riuscire a padroneggiare tutti i tuffi da questa altezza. Per quanto riguarda il cliff diving, voglio dare il meglio di me in ogni gara, essere più costante e fare un'entrata pulita a ogni tuffo. Idealmente, vorrei classificarmi tra le prime cinque atlete al mondo nella Red Bull Cliff Diving World Series. Naturalmente l'obiettivo è quello di ottenere un podio il prossimo anno o forse più di uno!

Cosa ama dello sport?

Amo la sfida, dover sempre superare la paura e spingersi oltre i propri limiti. Non è mai facile. Bisogna solo credere in se stessi, fidarsi delle proprie capacità e credere che gli sforzi saranno premiati.

Di questo sport amo anche il fatto che non necessiti di particolari attrezzature. Serve solo un costume da bagno, un luogo adatto e la ricerca della perfezione. Quello che amo davvero è immergermi nella natura, stare sulle scogliere, sentire le rocce sotto i piedi e tuffarmi nell'oceano schiumoso. Quando riemergo e faccio il primo respiro, sono così felice di aver superato la paura.

Che cos'è per lei l'allenamento?

Mi alleno sia in acqua, con una squadra di tuffi tradizionali, sia fuori con sessioni di ginnastica. Abbiamo trampolini e piattaforme e ci alleniamo molto. L'allenamento si svolge per due ore fuori dall'acqua e per altre due in piscina. Questa è solo una sessione. Ne abbiamo due al giorno.

Che tipo di piano alimentare e nutrizionale segue? Cambia prima di una gara?

Non seguo una dieta specifica ma cerco solo di usare il buon senso e di mangiare sano. Quest'anno vorrei migliorare l'alimentazione, soprattutto affiancando gli integratori Lifeplus, che possono aiutarmi a raggiungere il massimo livello.

Cosa consiglia a chi inizia un nuovo sport?

Domanda difficile. Fare qualcosa di fuori dall'ordinario sarà faticoso, ma volere è potere. Bisogna solo cimentarsi.

Qual è il suo mantra?

"Spingiti oltre il possibile."

Cosa la distingue dagli altri?

La maggior parte delle persone che praticano questo sport ha un background professionale. Io ho iniziato ad allenarmi solo a 19 anni, piuttosto tardi. Ora sono una delle tre donne che competono per il tuffo più difficile del mondo. Al momento ho l'elenco più difficile al mondo. Dovevo cavarmela da sola. Non ho un allenatore ufficiale, mi alleno dove capita e cerco di mettere in pratica tutti gli insegnamenti.

Qual è la sfida più grande che ha superato?

In realtà sono un paio. I miei genitori non mi sostengono molto. Non provano a fermarmi ma non sono neanche contenti. Desiderano per me una stabilità economica e una carriera normale.

Un'altra sfida importante è stata quella di spingermi oltre le mie capacità per provare i salti tripli quando ho iniziato a praticare questo sport. Ho subito un forte impatto per tre volte con quel tipo di tuffo. L'ultima volta sona caduta sulla schiena da 20 metri. Tossivo sangue e per fortuna la caduta mi ha procurato solo un colpo di frusta, nessuna lesione grave. Onestamene le lesioni erano più mentali. Ero terrorizzata al pensiero di tuffarmi di nuovo. Ci sono voluti diversi anni per riacquistare fiducia.

Quali sono i punti di forza che a suo parere la rendono una grande atleta?

Non mi arrendo mai. Credo sempre in me stessa e non ascolto quello che mi dicono gli altri. Se sai di poter fare qualcosa, non rinunciare e segui il tuo sogno.

Fonte di ispirazione con la sua tenacia e il suo coraggio, non potremmo essere più orgogliosi di sponsorizzare Iris nella sua scalata al successo nel mondo del diving. Seguite i nostri canali sui social media per essere sempre aggiornati sulle sue attività e fate il tifo insieme a noi!

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