09
Aprile
2024
|
12:52
Europe/Amsterdam

Le cause dei capelli bianchi

Tempo di lettura: 3 minuti

Una volta per tutte, sfatiamo i miti sulle cause dei capelli bianchi

Il mondo è pieno di leggende metropolitane sul perché i capelli diventino bianchi. C’è un collegamento tra i capelli bianchi e lo stress? Un forte spavento può far venire i capelli bianchi? I fumatori sono più predisposti alla canizie? È una triste realtà che dobbiamo accettare: prima o poi tutti iniziamo ad avere i capelli bianchi. Oppure no? Tentiamo di sfatare le leggende metropolitane sulle cause della comparsa dei capelli bianchi, separando i miti dalle realtà e svelando i segreti per mantenere i capelli sani e dall’aspetto giovane il più a lungo possibile.

I capelli bianchi sono inevitabili. Mito o realtà?

Realtà. Non è possibile evitarli per sempre. Il colore dei capelli è determinato dalla melanina, una sostanza chimica prodotta naturalmente dai follicoli piliferi. Con l’avanzare dell’età, le cellule che producono melanina iniziano a morire, di conseguenza i livelli di pigmento diminuiscono sempre di più e i capelli cambiano colore, passando dall’argento, al grigio e infine al bianco, quando cioè la melanina è completamente assente.
Quando un follicolo smette di produrre melanina, non è più in grado di far crescere capelli colorati. Esistono alcuni fattori esterni che possono in qualche modo contribuire alla canizie precoce, ma ci sono buone probabilità che tutti, prima o poi, comincino ad avere i capelli bianchi, se vivono abbastanza a lungo.

La dieta influenza la comparsa dei capelli bianchi. Mito o realtà?

Realtà. Diversi studi hanno dimostrato che l’alimentazione è un fattore decisivo per la comparsa dei capelli bianchi. Uno studio in particolare lega la mancanza di vitamina B, acido folico e biotina ad una canizie prematura.1 Un altro studio indipendente ha rivelato una possibile connessione tra la mancanza di ferro, calcio, e vitamina D3 e la comparsa dei capelli bianchi.2
Sappiamo che, una volta che i follicoli smettono di produrre il pigmento, non saranno più in grado di farlo, pertanto una dieta sana probabilmente non potrà far tornare i capelli del colore originale, ma potrebbe però contribuire a impedire la comparsa prematura dei capelli bianchi.

Un forte spavento causa i capelli bianchi. Mito o realtà?

Mito. Questa è una delle credenze più popolari, largamente adottata anche nei film. Quando i follicoli interrompono la produzione di melatonina, non c’è modo di ripristinarla. L’unica soluzione per cambiare il colore dei capelli è tingerli. Molte persone spesso collegano la comparsa dei capelli bianchi a un preciso evento particolarmente stressante oppure a un forte spavento, ma è più probabile che il vero colpevole sia il fattore genetico. Se i vostri genitori hanno iniziato ad avere i capelli bianchi da giovani, è probabile che anche voi inizierete presto.3

Lo stress causa la canizie precoce. Mito o realtà?

Realtà. Sembra che esista una correlazione tra i capelli bianchi e lo stress. Molti genitori danno la colpa dei propri capelli bianchi agli anni passati a educare i figli e la verità è che potrebbero avere ragione. Un recente studio condotto in Turchia ha riscontrato numerosi fattori di rischio associati alla canizie precoce. Un aspetto comune a tutti, è lo stress ossidativo che tali fattori producono nell’organismo.4
Le tinte troppo frequenti causano la canizie. Mito o realtà?

Mito. Proprio come il mito di un evento stressante che causa l’imbiancamento dei capelli, anche quello della tinta è una leggenda metropolitana. Sono i geni i veri responsabili; sono loro a decidere quando i capelli devono diventare bianchi, non la tinta, né shampoo aggressivi, stress o spavento, sebbene come abbiamo detto, lo stress ossidativo cronico può contribuire in modo consistente alla canizie precoce.
Il fumo fa venire i capelli bianchi. Mito o realtà?

Realtà. Un motivo in più per eliminare le sigarette. A differenza di un evento stressante e dei trattamenti per capelli, le sigarette sono un fattore esterno che può contribuire al prematuro imbiancamento dei capelli, una realtà avvalorata da ricerche che hanno dimostrato che nei fumatori i capelli bianchi tendono a comparire prima. Uno studio in particolare ha rivelato che i fumatori sono due volte e mezzo più predisposti a sviluppare la canizie prematura rispetto ai non fumatori.5

I capelli possono diventare tutti bianchi in una notte. Mito o realtà?

Mito. Non preoccupatevi, non andrete a letto per risvegliarvi con i capelli improvvisamente bianchi. Ognuno di noi ha in media tra i 100.000 e 150.000 capelli. Ogni capello segue un proprio ciclo di crescita, caduta e ricrescita di circa un centimetro al mese. Inoltre, una volta che il capello è spuntato dal cuoio capelluto, il suo colore non può cambiare. Per far sì che i capelli diventino bianchi in una notte, ogni capello dovrebbe quindi cadere e ricrescere senza melanina in poche ore.

La cosa più importante da ricordare è che prima o poi toccherà a tutti: è un aspetto naturale della vita. Se non vi sentite soddisfatti di affrontare il discorso con il vostro parrucchiere sull’uso di prodotti di buona qualità e tinte sicure, accettando il decorso della vita, con i vostri capelli al naturale, potreste trovarvi meglio di quanto vi aspettavate.

  1. Daulatabad, Deepashree, et al. “Prospective Analytical Controlled Study Evaluating Serum Biotin, Vitamin B12, and Folic Acid in Patients with Premature Canities” International Journal of Trichology vol. 9,1 (2017): 19-24. []
  2. Bhat, Ramesh M et al. “Epidemiological and Investigative Study of Premature Graying of Hair in Higher Secondary and Pre-university School Children” International Journal of Trichology vol. 5,1 (2013): 17-21. []
  3. “Gray Hair Facts: What Causes Gray Hair?” WebMD, www.webmd.com/beauty/ss/slideshow-beauty-gray-hair-facts. []
  4. Akin Belli, A., et al. (2016), “Risk Factors for Premature Hair Graying in Young Turkish Adults.” Pediatric Dermatology, 33: 438-442. doi:10.1111/pde.12881. []
  5. Zayed, Ayman A., et al. “Smokers’ Hair: Does Smoking Cause Premature Hair Graying?” Indian Dermatology Online Journal vol. 4,2 (2013): 90-2. []

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